La libertà di stampa per il Banana. Il caso Milano - cosimo arnone -

"Teschio vo annà 'n galera. Proprio adesso è passata la notizia al telegiornale," così Banana a Pocaluce.

La vicenda si sa è complicata, Teschio ne ha fatte tante pur non rischiando mai il carcere, simpatico non è simpatico, servo del Cavaliere in coabitazione con quell'altro, SercioBello, lo è sempre stato, brutto si sa, lo dice il nome stesso.


Teschio.

Quelli della Procura di Milano lo stavano accontentando ma poi il colpo di scena: quello più importante di tutta la eccellentissima Procura decide, in punta di diritto, per carità, osservando tutte le leggi, per carità, guardando il lusco e il brusco, tenendo conto, per carità, di ogni cosa e di ogni caso, che teschio non può essere carcerato, deve andare agli arresti domiciliari. La libertà di stampa, per carità, i giornalisti perseguitati eh, ci mancherebbe, lui teschio, il docile maggiordomo in coabitazione col SercioBello, del povero cavaliere, martire di ogni dittatura.

Tutto questo era sottinteso nello sguardo, in verità, spento, di Pocaluce. Banana stava al pratico, la galera non è bella, non si augura a nessuno, fra se e se pensava che tutta sta pippa sulla libertà, attaccata a Teschio non c'entrasse un gran che. Sapeva che i magistrati di Milano avevano pestato i piedi al padrone dei padroni e pensava, da borgataro ignorante, che stavolta dovevano vendicarsi, che storia è quella degli arresti domicilari? Quante ne ha scritte Teschio, insieme a SercioBello, sui giudici? Adesso toccava a lui, al servo stare sotto. La pagasse, ecchecavolo.

Alzò lo sguardo, vide il procuratore di Milano, pensò mi hai tradito pure tu. Fra i denti l'osso dell'olivetta abbinata al Campari, Pocaluce che diceva con un ronzio fastidioso che la democrazia è la democrazia, che è sbagliato carcerare i giornalisti perche fanno scrivere sul giornale che dirigono, da un loro collega collaboratore dei servizi segreti, che un giudice è un assassino. Pocaluce come un ronzio nell'orecchio destro, ormai stava vincendo le ultime resistenze di Banana.Certo la democrazia, la libertà di stampa, certo, mi batterò fino alla morte affinchè tu, mio nemico possa dire la tua. Pocaluce non ci vedeva, però con le parole era bravo, Banana pensava che avrebbe scorticato Lorella la bionda e tanti saluti, ormai anche la Procura di Milano l'aveva tradito. Alzò lo sguardo, vide Teschia, immagini di repertorio, il sottopancia diceva: Teschio secondo la Procura di Milano dovrà scontare gli arresti domiciliari, 14 mesi, a casa dell'On. Teschia. Il direttore rifiuta - venitemi a prendere, evaderò -.

A Banana gli si allargò il cuore, mandava bacini a quell'omaccione capo della Procura di Milano, - genio, sei un genio, un genio.Perdona se ho dubitato di te.-

Tutto lo scorticamento previsto con Lorella, assumeva una luce migliore, più lieta.

 

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