Gino Strada ha ragione: Brunetta è brutto.

Ammappa che paragone. Sono contrario a chi chiama Brunetta nano, la consideroveramente una bassezza, sono contrario anche alle battute come quella di tanti anni fa di Alberoni che battezzò Giuliano Ferrara ciccione immondo. Sono contrario a chi dice che il governo è schizofrenico, lo fece Susanna Camusso in un paio di comunicati. Sono contrario a mettere una caratteristica fisica, una malattia fra le colpe di una persona, di un governo o di un ministro. Sia pure una persona come Giuliano Ferrara, un ministro come Renato Brunetta, un governo come quello Berlusconi o Monti. Per me è diseducativo dal punto di vista politico e si da cittadinanza ad argomenti che nulla centrano con il dialogo o il conflitto. Certo se sei un comico in servizio permanente effettivo lo puoi fare, la satira si nutre di gobbe, di tic, di camminate. La satira lo può fare, la politica no.

Ho sentito per la prima volta un riferimento all'altezza di Brunetta ministro del governo Berlusconi,da un importantantissimo dirigente della CISL, l'assemblea rispose divertita e partecipe, applaudì. Mi venne da pensare che Antonio Gramsci era un nano deforme e che se qualcuno avesse detto una cosa del genere del comunista sardo, l'assemblea, quella stessa assemblea, avrebbe reagito diversamente. Quello che poi fece la CISL dei lavoratori pubblici con Brunetta è noto. Si inginocchiò. Ma qui voglio solo dare ragione a Gino Strada e torto ai novelli antifascisti del PDL, proprio loro alleati di Storace e di altri cascami neofascisti. Dire che uno è esteticamente incompatibile con il governo di una città significa esprimere un giudizio, complesso, su una personalità, non sull'aspetto fisico. L'abbiamo visto Brunetta in azione, strilla come un maleducato, ha un egocentrismo smisurato, nella battaglia politica trascende facilmente negli insulti anche negli insulti fisici, proprio lui, quello che paragona Strada ai nazisti tuonava contro i poliziotti panzoni. Per fare politica, per rappresentare una comunità, a parte tutto ci vuole stile. Una qualità estetica. Appunto.