Fra i tanti precari che conosco ci sono quelli della Croce Rossa Italiana, la maggioranza è gente vecchia, per quanto possano essere vecchi i cinquantenni. E' gente gagliarda, quelli che ho conosciuto io hanno imparato a prendere la vita a mozzichi, hanno convissuto col terremoto emotivo indotto dal lavoro svolto, l'emergenza dell'intervento, l'assistenza ai disabili gravissimi del Centro Educazione Motoria di Roma, l'incertezza del rinnovo contrattuale. E' gente che crede nel futuro, col tempo hanno messo su
famiglia, incuranti dell'incertezza occupazionale. Questa gente ha una particolarità: hanno vinto o vinceranno la causa per la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro. Più di mille persone hanno la ragionevole aspettativa di diventare finalmente lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato. Bisognerebbe che la Croce Rossa e gli enti competenti, il dipartimento della funzione pubblica, il ministero della salute, si convincessero finalmente che la partita è persa e che per evitare nuove spese devono mettere a posto la situazione di queste persone. Lasciamo perdere che sono miei amici, facciamo finta che non ne conosca neanche uno, la situazione è la seguente: la Croce Rossa a suo tempo, sbagliò la procedura stabilita dalla finanziaria del governo Prodi per la stabilizzazione del precariato. I giudici, prima timidamente poi in maniera sempre più esplicita, hanno riconosciuto il diritto dei lavoratori alla stabilizzazione. Addirittura si è pronunciata la Cassazione a sezioni unite con due sentenze, a dicembre la Corte Europea di Giustizia più in generale, ha sanzionato il comportamento dello Stato Italiano nei confronti del precariato. Insomma non conosco nessuno di questi precari che anche avessero perso la causa in primo grado, vinceranno nei gradi successivi, mi chiedo allora, per quale motivo io cittadino devo pagare pure le spese legali di queste, che la stessa Croce Rossa in atti ufficiali dichiara, cause perse? Se la Croce Rossa si decidesse a fare quello che può fare, cioè un atto di transazione con questi lavoratori, io non pagando le spese legali che come il lievito crescono, risparmierei qualche cosa. Anche se questo risparmio non lo vedessi concretamente, sarebbe comunque una soddisfazione. Mi domando infine: ma quelli che hanno sbagliato quando dovevano stabilizzare e non lo hanno fatto, sono stati richiamati per questo spreco? La domanda è retorica, i responsabili dello spreco, non sono stati richiamati, si sbaglia seguendo le procedure.
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