Secondo qualcuno comandare è meglio che fottere. Il mio parere è che l'inventore di questo motto non fotteva, nel senso buono del termine. Tuttavia sappiamo che chi comanda fotte, nel senso cattivo del termine. Chi comanda non suda, non scambia fluidi, alla fine non ama. Fotte.
Questo spiega il fatto che ci siano delle persone alla continua ricerca di incarichi. Gli operai no, gli operai fatte le loro otto ore in genere, tranne i casi di bisogno, non corrono alla ricerca di un altro lavoro. Le operaie neanche, fatte le otto ore
devono fare il resto a casa. Capita che si ricorra al doppio lavoro, i poliziotti magari fuori turno fanno la sorveglianza privata, qualche operaio si aggiusta con lavoretti artigianali, impiegati che fanno la contabilità di qualche negozio oppure le pratiche in uffici legali, gli insegnanti le ripetizioni. Poca roba, generalmente nei ritagli di tempo, devi pagare le rate della macchina, gli studi di tuo figlio o figlia.
In questi giorni è tornato agli onori della cronaca il fenomeno Mastrapasqua presidente dell'INPS e membro di una ventina di organismi variamente nominati: il collegio sindacale del CONI, l'ospedale israelitico di Roma per dirne due. Proprio la direzione dell'Ospedale israelitico ha di nuovo scoperchiato il pentolone Mastrapasqua, gli inquirenti stanno scavando su una vicenda intricata di falsi rimborsi per qualche decina di milioni di euro. Mastrapasqua, flemmatico come un inglese sotto la pioggia, ribatte: indagine partita su mio impulso.
Le indagini giudiziarie esulano da questo scritto, gli inquirenti facciano il loro lavoro, sapremo fra una ventina d'anni l'esito, nel frattempo ci preme dire un'altra cosa: cosa ha mangiato Mastrapasqua per essere così speciale? Uno che fa il presidente dell'INPS e ha contemporaneamente altri venti vari incarichi non può essere come noi. Una agenda diversa, un telefono diverso, un cervello diverso e poi nessuna donna, nessun uomo, nessun figlio, nessun amico, nessun parente. Se fai tutte queste cose, non puoi fare niente altro se non la tua professione che, a questo punto è pure difficile definire. Mastrapasqua è evidentemente super umano, più che uno e trino, uno e ventino. La faccia e il corpo non tradiscono la sua specialità, lo vedi e pensi ad un attore francese, uno qualunque con l'espressione sgomenta, il fisico come quello di ciascuno di noi che non abbia frequentato una palestra, gli abiti dall'aspetto ordinario. L'espressione sgomenta, il corpo ordinario, non gli hanno impedito di essere uno e ventino cosa avrà di speciale allora? Mistero della fede.
Si parla tanto di riforma della politica, della legge elettorale e non si mette mano ad una riforma che libererebbe posti e libererebbe il nostro mondo di tante chiacchiere e dicerie: ogni persona anche se ha i cromosomi di Mastrapasqua deve fare una cosa per volta. Se è presidente dell'INPS e gli offrono un posto all'ospedale israelitico deve scegliere o l'uno o l'altro. Non è neanche una questione di onorari o stipendi, riguarda la salute fisica e mentale, riguarda la possibilità di fare bene un lavoro, di prestargli la dovuta attenzione, di onorare l'incarico che hai ricevuto. Perchè un cittadino deve pensare che, a parte gli eventuali emolumenti, uno prende tanti incarichi? Per avere tanto potere? Perchè ci devono essere persone in grado di esercitare una così grande influenza in così tanti settori della società? Voi presenzialisti delle poltrone non avete una famiglia? Non vi ammalate mai? Non si ammalano mai i vostri cari? Ma, in ultima analisi, neanche ci interessa come facciate, è una cosa sbagliata. Una riga, rinnovatori al governo, mettete una riga da qualche parte con queste parole: fatta salva la libertà religiosa, nessuno può essere uno e trino in questa vita, tutti gli incariche dal secondo in avanti sono revocati. Restituiamo Mastrapasqua e gli altri come lui all'umanità.
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attikus (lunedì, 27 gennaio 2014 10:15)
secondo me mastropasqua, oltre al non avere mai sudato in vita sua, è pure incapace di versare lacrime.
Displasia ectodermica o cinismo estremo?? a voi la scelta.
Elisa (lunedì, 27 gennaio 2014 16:39)
Infatti è moralmente sbagliato e professionalmente incompleto e ingiusto avere più incarichi. Ma non c'era la disoccupazione? E allora che ognuno faccia solo un lavoro, non venti.
Sai quella persona è diversa da noi.
E' INGORDA