L'eterno conflitto fra il progresso e la conservazione, la medicina e i pregiudizi. Scampoli di questione sociale nell'Inghilterra di fine ottocento ma e' soprattutto la differenza di genere a fare la sua irruzione nella vita pubblica. Protagonista l'invenzione del vibratore, prima come rimedio ai dolori articolari dei dottori specializzati in malesseri femminili,
poi finalmente come gingillo distillatore di buonumore alle, altrimenti tristi, signore della buona società.
E' una divertente commedia, ben girata, ben sceneggiata e ben recitata da tutta la compagnia, nonostante l'argomento, vagamente pruriginoso, mai si scade
nell'ammiccamento canagliesco. Toni pastello, da vedere il pomeriggio e poi la sera riderci su in intimità.
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