un mio amico mi ha raccontato della sua esperienza con la pistola. La pistola è fica, la prendi in mano la prima volta e ti senti già molto più forte, ti viene da pensare subito a qualcuno che ti
ha rotto il cazzo in qualche modo e siccome era grosso hai dovuto abbozzare. Quando tocchi la pistola per la prima volta, pure se l’hai avuta in maniera illegale, pure se l’hai avuta per uno
scopo che ritieni nobile, il primo pensiero ti viene sempre per quel coglione che ti ha fatto abbozzare perché era più grosso. In questo senso la pistola è democratica, pure se sei più grosso,
mica mi fai paura, caschi e fai il botto più forte. Con la pistola, quando la impugni la prima volta, ti senti un personaggio letterario, riguardi mentalmente i film d’azione e vorresti,
fortemente vorresti, pronunciare dal vivo una di quelle frasi che ti hanno fatto avere l’erezione. Poi pensi a come portarla, nella fondina sotto l’ascella, oppure a nudo dietro la schiena. Ti
metti davanti lo specchio, ti sistemi il capello e poi cominci: "dici a me? Hei dici a me? Scusa stai dicendo proprio a me?" Poi fulmineo ti muovi e zac ti trovi davanti lo specchio uno stronzo
che ti punta l’arma, "dai ridillo se hai coraggio, pezzodemè, ridillo, ah non parli più adesso, ecco bravo, che me te faccio come un cinghialotto".
Quando ti sei abbastanza esercitato, ci puoi uscire da casa.
Cominciano i guai, ogni passante sembra che guardi proprio te, la mamma col passeggino potrebbe essere un nemico che nasconde un mitra al posto del pargolo e poi quell’altro dall’altra parte
della strada col giornale in mano, quello perdindirindina ci giurerei, mi sembra proprio lo stesso che l’altro giorno stava proprio nello stesso posto, sempre col giornale in mano. Insomma girare
armati non è una cosa tanto comoda, devi stare attento, ci sono i nemici, quali nemici? Tutti che domande, la mamma col passeggino, quello col giornale, il mendicante. Poi ci sono i problemi
fisici, hai la fondina sotto l’ascella, la pistola pesa, la fondina ti fa sudare, il bozzo si vede, pensi che tutti ti guardino il bozzo, ma non è il bozzo che vorresti guardassero. Se invece la
porti dietro la schiena, si nasconde meglio però cammini come se avessi un palo piantato proprio li, non è un bel camminare, ti si sposta, sfrega, pensi sempre che possa uscire. Se porti la
pistola nella fondina ti tocchi il petto per sentire che ancora è la, se la porti dietro la schiena ti tocchi il culo per evitare che magari cada, sembra che hai un tic. Non stai bene. Peggio
però è la notte, la pistola di notte ti protegge, se entra qualcuno gli spari, è entrato senza invito, gli spari e buonanotte, hai sentito dei rumori, gli spari e ne senti uno solo subito, forte
e poi torna il silenzio. Se invece non entra nessuno, se invece non senti i rumori, allora so cazzi. La pistola sotto il cuscino obiettivamente non ti fa dormire bene. Quando si diceva dormire
con un occhio solo ci si riferiva al fatto che la pistola sotto il cuscino, non ti fa chiudere occhio. Appena ti giri, ti svegli, se russi e sussulti la canna ti va dentro il naso, d’altra parte
hai la pistola, di notte, non devi dormire. La pistola ti eccita si è capito, se lei, la tua lei, ti si struscia magari non te ne accorgi, però se il discorso si sposta sul calibro e la
maneggevolezza, allora è un altro andare. Ti lasci andare, tutto turgido ma con l’occhio sempre vigile, la camera da letto è il luogo ideale per gli agguati, una mano sulla sisa, una mano sempre
libera, sei destro? La mano destra libera. Con la sinistra non sei capace a fare granchè? Si lo so è il prezzo della sicurezza, lei, la tua lei, si è addormentata. Pensi che è la
tranquillità ormai raggiunta, rimani ancora bello turgido, rimetti la pistola sotto il cuscino, la mano destra deve rimanere libera, con la sinistra non sai fare granchè. Ti innervosisci, il coso
preme contro le coperte, cominci a pensare ad un mondo senza pistole, hai speso 3000 euro e potevi farci una crociera, magari ci scappava un naugragio e potevi mettere a frutto gli anni da
lupetto. La tua lei è beata che dorme, pensi che è sicura accanto a te, ti da un calcetto involontario, ti alzi incazzato e cominci ad accendere le luci, la prendi a male parole che lei non
capisce i tuoi sacrifi, che se passa quel coglione che ti ha fatto abbozzare questa volta gliela fai vedere tu, la tua lei è spaventata, non ti riconosce, ti offre una camomilla, le dici di non
muoversi, non ne hai bisogno. Lei ti parla della crociera. Pensi a quando eri un lupetto, speri in un naufragio, l’idea ti alletta. Ti mancano soltanto i tremila euro che hai speso per la
pistola, la fondina, il corso di tiro al poligono, la corruzione di quello che ti ha fatto avere la possibilità di andarci in giro. Sei in piedi, la pistola nella mano destra, il coso ormai
aggrinzito fa bella mostra di se. Non pensi a quello stronzo che ti ha fatto abbozzare, non pensi alla mamma col passeggino, all’uomo col giornale. Ci sei tu, davanti allo specchio, hai il cazzo
moscio e ti mancano tremila euro.
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dolores (mercoledì, 17 maggio 2017 20:47)
devo dire che la pistola non serve ad una mazza