La notizia è di oggi, no la notizia è solita, parlo di quella che ho sentito oggi, e l’avrete sentita pure voi, se non oggi, al solito.
La AUSL di Parma ha bandito un concorso per un posto da infermiere. Si sono presentati in cinquemila. Lo vedete che non ci sono novità’? Se ascolti questa notizia in un bar, lo senti sempre
quello in fondo alla sala che grida: questa è l’Italia, qualche volta in fondo alla sala ci sei tu, se non l’hai gridato, certamente ti è venuto in mente.
Per fare un concorso ci vuole: 1) quello che sottolinea l’esigenza, 2) quello che valuta le compatibilità finanziarie e dice si può fare, 3) quello che dice a chi lo deve fare di farlo, 4) quello
che butta giù il bando, 5) quello che verifica che tutte le condizioni di legge siano rispettate, 6) un avvocato che controlli gli eventuali punti controversi, 7) chi si occupa della
pubblicazione e delle scadenze, 8) chi riceve le domande e ne vaglia l’eventuale inammissibilità, 9) chi emana le eventuali convocazioni, 10) chi pensa alla parte logistica, 11) chi pensa alle
commissioni esaminatrici, 12) chi pensa alla vigilanza. Mi fermo non voglio che accartocciate qui, la vostra lettura. Dunque in cinquemila sono arrivati a Parma, abbiamo visto le solite immagini,
ragazzi e ragazze accampate sulle scale, fra le transenne. Sei sempre più quello in fondo al bar. Tutti i partecipanti hanno fatto la scuola infermieri e l’esame di Stato, non mi sono addentrato
nelle materie del concorso ma spero fortemente che siano attinenti con quello che questi ragazzi e ragazze hanno studiato. Per questo viaggio della speranza hanno già superato tutti gli esami
necessari.
Se nel bar in cui siamo qualcuno si sentisse male e dovessimo gridare c’è un infermiere? Ognuno di quei cinquemila potrebbe rispondere: fate largo sono un infermiere.
Secondo la nostra Costituzione il metodo migliore per selezionare un dipendente pubblico è il concorso. E’ giusto? Certo, lo dice la Costituzione. In tutti i casi? Calma, i costituenti mica erano
coglioni. Lo capisce chiunque che cinquemila per un posto equivale a quattromilanovecentonovantanove che ci hanno rimesso i soldi del viaggio e quelli dei libri dei quiz. Equivale al costo
di quelli che sono dai punti 1 a 12 del presente scritto, equivale al costo di tutti quei costi che non ho calcolato. Metti insieme tutto e, con quello che spendi, pagheresti lo stipendio
per alcuni anni a più di un infermiere. Concludendo, un infermiere è un infermiere, una volta ottenuta la certificazione stabilita dalla legge, tutti gli idonei mettiamoli in una lista
nazionale, quando una struttura sanitaria ha bisogno, chiama dalla lista e questo articolo non avrà più senso se pure avesse senso adesso. Ultima cosa, fare un concorso partendo dal punto numero
uno, richiede un certo tempo. Se ci metti un anno, ricorsi permettendo, hai fatto un gran lavoro. Proprio un gran lavoro, ma magari servirebbe subito.
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